Collazionare un libro antico, perché è importante e come si fa

La collazione verifica completezza e struttura di un volume, mette in relazione testo, fascicoli e apparati e produce una descrizione affidabile. Per il collezionista significa chiarezza; per chi cataloga significa tracciabilità; per il mercato significa stime coerenti e presentazioni trasparenti.
Il percorso parte dalla descrizione bibliografica: autore, titolo, luogo, tipografo, data, formato, paginazione o cartulazione. Seguono misure del volume eventuale rilievo dei fascicoli con segnature, richiami e registro. L’esame delle carte (vergata, filigrana, fili della carta), dei caratteri e degli ornati aiuta a riconoscere officina e stagione tipografica. Le tavole a piena pagina, le tavole ripiegate, gli allegati e le eventuali carte bianche finali rientrano nel conteggio.
Il confronto con repertori e cataloghi istituzionali consolida la scheda: si verificano varianti di frontespizio, stati corretti, privilegi, errata, indici e apparati. Le provenienze (ex libris, timbri, note di possesso, dediche) aggiungono valore documentario e costruiscono una linea di storia. La legatura entra nell’analisi: materiali, cuciture, capitelli, fermagli, carte di guardia e possibili integrazioni di restauro. L’esito ideale è una formula collazionale chiara, che restituisce una schedatura completa come ad esempio: PP. [16], 384, [8] con 12 tavole ripiegate.
Sul piano dei risultati, la collazione crea tre benefici complementari. Valore storico: allinea il volume alla tradizione editoriale, individua edizioni, emissioni e varianti e facilita studi comparativi. Valore collezionistico: evidenzia completezza di apparati, qualità dei materiali e coerenza tra testo e legatura, con impatto sulla desiderabilità. Valore economico: rende misurabile la copia, riduce ambiguità descrittive, alimenta stime credibili e comparabili.
Come procedere?
Procedura consigliata: 1) rilievo metrico e formato; 2) lettura di segnature, richiami e registro; 3) conteggio puntuale di carte ed eventuali tavole; 4) analisi di carta, filigrane, caratteri e ornati; 5) verifica di apparati, privilegi ed errata; 6) descrizione della legatura; 7) ricostruzione delle eventuali provenienze; 8) confronto con repertori e cataloghi di riferimento; 9) redazione della schedatura. Questa sequenza genera schede solide e valorizzazioni coerenti per una catalogazione privata o per immissione in asta.
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